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Un’applicazione pratica delle predizioni genomiche per la resistenza alla mastite nelle manze di razza Frisona Italiana

Un’applicazione pratica delle predizioni genomiche per la resistenza alla mastite nelle manze di razza Frisona Italiana

Le manze sono una risorsa fondamentale nelle aziende zootecniche, e la loro importanza si riflette sia sull’aspetto di gestione degli animali, sia sull’economia dell’azienda stessa. Di conseguenza, la selezione di quelle manze che andranno a comporre la rimonta di un’azienda dovrebbe essere effettuata con estrema attenzione, in modo da selezionare già in partenza gli animali migliori. Oggigiorno, nonostante la selezione genomica possa essere effettuata in modo rapido e abbastanza economico, questa viene usata principalmente sulla linea maschile e, spesso, solo su caratteri legati alla sfera produttiva (quantità e qualità del latte, sua composizione, …).
Dieci aziende sono state selezionate per questo studio basandosi sulla media della conta delle cellule somatiche dei cinque anni precedenti; queste aziende sono state poi suddivise in pari numero in due categorie: alte (media dei 5 anni superiore alle 300.000 cellule/mL) e basse cellule somatiche (media dei 5 anni inferiore alle 150.000 cellule/mL).
In queste dieci aziende sono state quindi selezionate 157 manze di razza Frisona Italiana (90 da aziende classificate come ad alte cellule e 67 da aziende classificate come a basse cellule) sulle quali sono stati poi calcolati gli indici genomici sia legati a caratteri produttivi sia legati a caratteri relativi al benessere (fra cui due caratteri legati alla resistenza alla mastite).
Modelli misti di tipo lineare sono stati utilizzati per analizzare gli effetti e le relazioni fra i sopracitati indici e i relativi fenotipi registrati dai robot di mungitura e/o dai controlli funzionali. I risultati hanno mostrato come gli animali provenienti da aziende classificate come a basse cellule mostrassero una media generale degli indici genomici migliore rispetto a quelli selezionati in aziende ad alte cellule somatiche. In aggiunta, i risultati mostrati in questo studio hanno evidenziato una differenza esistente a livello di indici genomici legati ai caratteri di benessere nelle due classi in cui sono stati suddivisi gli allevamenti.
Da quanto abbiamo potuto riscontrare, quindi, si può vedere come l’utilizzo della selezione genomica non solo sulla linea maschile, ma anche sulla linea femminile e addirittura in uno stadio precoce (come appunto nelle manze) possa apportare dei benefici nella scelta degli animali da selezionare nella rimonta aziendale.

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https://www.mdpi.com/2076-2615/12/18/2370